La grande quantità di scritti pervenutici da papiri e da epigrafi dell’antico Egitto contengono inni sacri e poesie di argomento profano, opere sapienziali e autobiografiche e, ancora, testi commemorativi e cronache, dispositivi di stato e atti legali, trattati scientifici e trattati di astronomia e di magia. Dalle origini al periodo tardo le produzioni evolsero nel tempo, ma sempre secondo una chiave o un modo preciso: la sapienziale e la narrativa, in particolare, furono veri e propri "generi" sempre ripresi e innovati ed anche le altre forme letterarie si presentano quanto meno come filoni continui. Nella storia dei contenuti si distinguono una fase "delle Origini", che copre l’Antico Regno, una "dell’Età Feudale", che contempla il Primo Periodo Intermedio e la prima metà ‘‘del Medio Regno" e, per quanto riguarda il rimanente periodo, una terza "del Medio Regno"; seguono quindi una fase "della XVIII dinastia", una "neo-egizia", durata fino al 700 a.C., e una "tarda", che si spegne intorno al 250 a.C. È considerato ‘‘classico" il periodo che va dall’inizio del Medio Regno (2040) al 1370 circa (in Epoca Tutmoside), poiché strutturalmente il più armonico anche nella lingua, e assurto a modello dagli egizi fino a tempi tardi.